Cave sulle Apuane un disastro insostenibile!
Il marmo è una risorsa non rinnovabile, le montagne non ricrescono e ogni parte asportata di montagna impoverisce la capacità di captazione e accumolo delle acque meteoriche; inoltre davanti ai cambiamenti climatici che l'umanità sta vivendo è importante salvaguardare le nostre falde acquifere che sono il nostro vero patrimonio e dobbiamo obbligatoriamente aumentare la cura dei nostri ecosistemi. E invece nel mondo del marmo e della politica locale si approvano piani che prevedono 47 milioni di tonnellate di estrazione nei prossimi anni, dichiarando la fine a questa fragile catena di monti contribuendo in questo modo a mantenere un modello di sviluppo economico che ci sta portando all'estinzione. "E' insopportabile vedere questi tentativi di minimizzare quello che avviene sulle Alpi Apuane, siamo davanti ad una distruzione di entità planetaria e lo conferma l'inserimento del disastro apuano nel documentario Antropocene assieme ad altri 43 disastri mondiali. Ed il meglio che riescono a fare il mondo della politica e dell'imprenditoria è sminuire l'evento e continuare a voltarsi dall'altra parte. Siamo davanti ad un bivio e dobbiamo velocemente svoltare verso una riconversione economica! Noi abbiamo tutte le competenze e capacità progettuali per poter invertire questa tendenza, ma nessuno ci invita mai ai tavoli: troppo facile fare tavoli invitando solamente quelli che condividono il nostro punto di vista", commenta così Eros Tetti Fondatore del movimento Salviamo le Apuane e Presidente della ReTe dei Comitati per la Difesa del Territorio.